IL DISTURBO EVITANTE/RESTRITTIVO DELL’ALIMENTAZIONE

IL DISTURBO EVITANTE/RESTRITTIVO DELL’ALIMENTAZIONE

scritto da Michela Artuzzi (@psicologa.michela.artuzzi)

 

Il Disturbo evitante/restrittivo dell’alimentazione compare nel manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-V) ossia il manuale di riferimento dei professionisti che si occupano della salute mentale.


Tale disturbo è stato collocato nella categoria Disturbi dell’alimentazione e della nutrizione nella quale compaiono i più comuni disturbi alimentari quali Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa e Disturbo da alimentazione incontrollata.

Del disturbo ARFID si conosce poco o meglio, solo negli ultimi anni, in particolare dopo lo scoppio della pandemia Covid-19, si stanno osservando maggiori casi di questo tipo tipicamente in età infantile e solitamente al di sotto dei 10 anni di vita.


Si può manifestare in diversi modi, tra i più comuni si osserva apparente mancanza di interesse verso il cibo, evitamento in relazione a specifiche caratteristiche del cibo come il colore, la forma e preoccupazione legata alle conseguenze negative del mangiare; come si può immaginare, le conseguenze di tale disturbo sui bambini sono molteplici.


La persistenza di tali comportamenti associati al cibo e al momento dei pasti può portare ad una perdita significativa del peso, ad un importante deficit nutrizionale e ad un malfunzionamento psicosociale; infatti, si osserva spesso ritiro sociale e abbandono scolastico.

L’evitamento del momento dei pasti inoltre può richiedere, ai fini della sopravvivenza, un’integrazione attraverso dei supplementi nutrizionali orali verso i quali, il bambino potrebbe sviluppare una dipendenza.


COSA DIFFERENZIA QUESTO DISTURBO DALL’ANORESSIA NERVOSA?


Nell’Anoressia Nervosa (AN) la persona evita il cibo, definito fobico, con l’obiettivo di perdere peso associando spesso tale comportamento ad eccessiva attività fisica, restrizione e digiuni prolungati; inoltre, nell’AN l’immagine corporea ricopre un ruolo molto importante. In comorbilità con tale disturbo si osserva di frequente un’alterazione della visione della propria immagine corporea che prende il nome di dismorfismo corporeo.

Al contrario, nel disturbo ARFID non si osserva la preoccupazione per le forme corporee sebbene le conseguenze fisiche somiglino molto a quelle rilevate nell’AN.

 

…Nei prossimi articoli affronteremo più nel dettaglio questi argomenti, se vuoi approfondire ancora vai al nostro blog dove trovarai gli articoli delle nostre esperte dell’alimentazione sana. Seguici su Instagram o sul nostro ricettario online per avere tante ricette sane e gustose.

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